Monday, May 31, 2010

RIVALRIES NEVER DIE



E anche il secondo turno dei playoffs è andato, a dire il vero senza grandi momenti memorabili.
Come auspicato qualche settimana fa, la serie finale sarà tra le nemiche di sempre, le due squadre più storiche della lega. E' la più grande rivalità nello sport moderno, addirittura più infuocata di quelle tra Yankees e Red Sox e tra le università di Duke e North Carolina: sto parlando di vero astio, di trans agonistica, di guerra. Sto parlando di Celtics vs Lakers.
L'antagonismo in questione è in atto da quando le due squadre si incontrarono per la prima volta nel lontano 1959, e i Lakers, ai tempi ancora a Minneapolis, vennero mandati a casa nelle finals dagli emergenti Celtics, che successivamente grazie a hall of famers del calibro di Bill Russel e Bob Cousy vinsero otto titoli di fila, e poi altri sei in otto anni. Ma dopo quella indimenticabile dinastia, negli anni settanta l'NBA perse drasticamente popolarità (e copertura televisiva) grazie all'immagine di "lega composta in prevaleza da neri con problemi di droga".
Fu proprio in seguito al rinnovarsi dell'antica faida tra Boston e Los Angeles che negli anni ottanta la lega professionistica risorse dalle tenebre, grazie all'incredibile agonismo di due campioni come Larry Bird e Magic Johnson. Inevitabilmente, dopo il loro ritiro si chiuse un'epoca, e i toni si smorzarono un pò. Anche perchè i Lakers continuarono a cavalcare la cresta dell'onda, mentre i Celtics entrarono in un lungo periodo di difficoltà, il che impedì alle due squadre di incontrarsi dinuovo in una finale. Ma due anni fà, nel 2008, dopo 11 anni, successe di nuovo. E nell'ultimo scontro in gara 6, Kobe Bryant e compagni vennero schiacciati in maniera tanto inaspettata quanto impietosa, stabilendo il record per il punteggio finale con il maggior scarto nella storia delle finals (39 punti).
Ora qualcuno mi deve dire chi mi scollerà dal divano alle tre di notte? Chi mi spegnerà la televisione? Chi mi toglierà di mano l'immancabile birra ghiacciata? Chi ??
Assolutamente nessuno.



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