I playoff NBA sono finiti male e con poco showtime; della Fifa World Cup meglio non parlarne. Non mi rimane che focalizzare il mio interesse sportivo verso l'UFC, il maggiore circuito di mixed martial arts al mondo, e in particolare sul più atteso match nella storia della cetagoria dei pesi massimi: Brock Lesnar vs Shane Carwin.
Brock Lesnar molti se lo ricorderanno quando una decina di anni fà era un giullare del wrestling WWE. Dopo quella triste esperienza pare sia venuto in contatto con delle scorie radioattive e si sia trasformato in quello che è oggi.
In programmazione nella stessa serata anche il ritorno di quell'idrofobico di Wanderlei Silva.
Tre giorni all'impatto; nell'attesa sul sito UFC 116 è possibile, tramite profilo Twitter o Facebook, lasciare il proprio pronostico.
KTV (acronimo per Kill The Vocalist) è un collettivo caratterizzato da un certo aplomb unito ad un'altissima qualità sonora, una di quelle realtà che non ci si aspetta di trovare in Italia. Produzioni stupefacenti, T-shirts stilosissime e blog divertentissimo.
I ragazzi, capeggiati da Deep88, quest'estate stanno facendo girare dischi un po ovunque, ma il progetto che maggiormente provoca la mia invidia è "What About This Love", aperitivo da sogno sulla spiaggia del Bicio Papo di Milano Marittima.
E io qua a sudare in città... avrò fatto qualcosa di brutto nella vita precedente.
Ecco l'ultimo live set, fresco come il pesce preso dai pescatori, e come al solito interamente (e legalmente) scaricabile da Soundcloud.
In tutti gli sport d'oltreoceano si gioca ogni 2-3 giorni. Invece nel calcio si gioca un oretta a settiamana, spesso mostrando un livello tecnico aberrante. Epitaffio dello sport con più storia e più diffuso al mondo, irrimediabilmente devastato dalla bramosia dell'uomo.
Per fortuna che almeno Rémi Gaillard, giocoliere, umorista e grandissimo tifoso del Montpellier, la mette sempre dove vuole.
Primo centinaio di cazzate per questo assurdo bazar, nato per recensire videogames, ma presto trasformatosi in un calderone infernale dove buttare dentro qualunque cosa sia sufficientemente speziata.
Spero che fin'ora il sugo, per quanto casereccio, sia stato gustoso.
Adio va sempre avanti, anche quando il resto del mondo va indietro. E l'intro di "Going Forward" ce ne dà conferma.
E visto che siamo di teasers buttiamoci dentro anche la nuova pellicola della fortunata triade Forum-Special Blend-Foursquare, "F***it" (pronunciato ef-it). Già dal titolo si intuisce un preoccupante menefreghismo verso il naturale instinto di autoconservazione. Foooolish!
Breakbot è l'eroe del remix, e ogni tanto, quando produce qualcosa di suo, sforna french touch placcato d'oro.
Come una leggera brezza estiva che verso sera entra nella camicia e provoca un brivido fuggente, il suo nuovo singolo "Baby I'm Yours", è una piacevolissima ventata di freschezza nel deserto della scena musicale odierna.
Perfetta colonna sonora per viaggiare al tramonto lungo la costa, rigorosamente a finestrini abbassati.
L'E3 è il più grande Expo del mondo dei videogames, e sempre più frequentemente le aziende sfruttano il clamore della chermesse losangelina per presentare in anteprima le più grosse novità dell'anno con faraoniche conferenze stampa. E in quanto ad anteprime sembra proprio che il 2010 sia una delle annate più succose degli ultimi tempi.
Quest'anno il protagonista assoluto è Mr.Iwata, presidente operaio di Nintendo, e il 3DS, nuova piattaforma portatile che per prima sfrutterà la tecnologia "parallax barrier" di Sharp, permettendoci di fruire di un profondo effetto 3D senza dover indossare alcun occhiale.
Eccolo in tutto il suo splendore.
Sarà disponibile in nero, rosso e blu. Sotto un touch screen, sopra lo schermo 3D. Come un iPhone avrà un sensore di movimento e un giroscopio integrati e verrà lanciato sul mercato con una line-up davvero impressionante, che racchiude molti dei titoli più rappresentativi della casa di Kyoto. Quei giochi che vengono definiti "franchise" e ci fanno compagnia da decine di anni. Titoli come Star Fox, Mariokart, Animal Crossing, Pilotwings, Paper Mario, Nintendogs e addirittura, direttamente dal lontano 1984, Kid Ikarus. E se non fosse abbastanza c'è tutta la lista di titoli sviluppati da terze parti, tra i quali spiccano nomi come Metal Gear Solid Snake Eater 3D, DJ Hero 3D, Dead Or Alive 3D, Professor Layton and the Mask of Miracle, The Sims 3, Super Street Fighter IV 3D e via dicendo. Di grande fascino è anche la presenza sul lato esterno di due piccoli obbiettivi simmetrici che permettono di scattare foto tridimensionali.
Sfortunatamente, per ovvi motivi tecnici, tutto questo ben di dio non è dimostrabile sui nostri antiquati schermi. L'unico modo di assaporare le potenzialità del nuovo nato è inevitabilmente attraverso l'immaginazione e l'ironia del promo ufficiale. Oppure, per chi è a Los Angeles, grazie alla collaborazione di una simpatica hostess dell'E3.
Ritengo Sèbastien Tellier uno degli artisti più straordinari di sempre e uno dei più grandi cantautori dei nostri tempi.
Uno che suona con maestria il piano, il basso, la batteria e vari archi. Compone musica spaziando dall'elettronica all'acustica, dall'house al jazz fino al pop e ha anche una voce sublime. E tanto per far piovere sul bagnato, alle spalle ha un produttore con un certo background musicale come Guy Manuel De Homem Christo dei Daft Punk.
"L'incroyable Vérité", il suo primo album, è stato, per l'appunto, un incredibile esercizio di stile. Nel presentarlo, nel 2001, Tellier infatti dichiarò: "nel mio album sentirete il canto di un cane, l'urlo di una donna, il rumore del crescere delle gambe, ma non la batteria... nessuna batteria". Ne derivò un'esperienza musicale quasi onirica, che Sèbastien raccomanda di ascoltare individualmente, davanti alla luce di una candela. "Fantino", forse il brano più celebre di questo album insieme a "Universe", ha fatto parte della colonna sonora del film Lost in Translation della regista statunitense Sofia Coppola.
Nel 2004 è poi arrivato Politics, dove l'artista parigino ha mostrato al mondo la sua mostruosa versatilità, questa volta usando percussioni di ogni genere in uno spiazzante mix di musicalità diverse, passando da essere il nuovo Serge Gainbourg, come molti lo definissero, a qualcosa di ben più vasto e complesso.
Ma è con l'album della consacrazione "Sexuality" che per la prima volta Tellier non si autoproduce. Su di lui cala la robotica ala protettrice di Guy Manuel. La track "Divine" diventa una hit di quell'estate e viene anche scelta per rappresentare la Francia all'Eurofestival 2008. Queste le sue parole sul suo ultimo lavoro: "non ha nulla a che vedere con quello che ho fatto fino ad ora, e non ha neanche niente a che vedere con quello che Guy-Man ha fatto coi Daft Punk. E' molto elettronico e intellettualmente R&B, ben diverso dall'R&B di Beyonce e Justin Timberlake. Volevo fare della musica che eccitasse l'ascoltatore alla maniera della musica sensuale italiana e latina; il grande seduttore dal cuore spezzato... ho sempre cercato di tenere la volgarità lontana dal sesso e dalla mia musica".
Penso sia l'LP che ho ascoltato più assiduamente negli ultimi anni. E da oggi lo ascolterò ancora di più, visto che è uscito "Sexuality Remix" con rivisitazioni di Kavinsky, Breakbot, Midnight Juggernauts, Aeroplane, Penguin Prison, Donovan, Lazy Flow, Danger, Boys Noize e compagnia bella.
Inutile dire che è già in repeat perverso da alcune ore.
Da domani nei negozi c'è Super Mario Galaxy 2, il titolo più atteso dell'anno dai Nintendari di tutto il mondo.
Più che un vero e proprio nuovo episodio sarà un'espansione del primo Super Mario Galaxy, con ovviamente qualche miglioria degna di nota. Una di queste sta nella maggiore partecipazione del secondo giocatore nella fantastica modalità coopertiva: non sarà più limitato solo a prendere bonus e stordire nemici, ma controllerà anche alcune fuzioni di Yoshi. Infatti l'altra grande novità, oltre ad alcune nuove bislacche trasformazioni per l'idraulico baffuto, è che gran parte dell'avventura si svolgerà a cavallo del vorace draghetto. Per questo oltre che un platform pregiatissimo, è anche il gioco perfetto per far giocare insieme i giocatori più scafati con quelli meno esperti.
Solitamente evito di parlare dei cosidetti film mainstream, ma ho il sospetto che The Road, ultima fatica del regista John Hillcoat, non sia in questa categoria.
Un film eccezionale, sconsigliato solo agli spettatori più sensibili, non tanto per le poche scene violente quanto per la drammaticità di certi dialoghi.
A mio avviso una tra le migliori, se non la migliore interpretazione di Viggo Mortensen, sorprendentemente eccelsa anche la recitazione del giovane Kodi Smith McPhee (per il signor Robert Duvall penso non ci sia bisogno di dare giudizi).
Non fatevi ingannare dal trailer, non è un thriller, ma un film ricco di simbolismo, un film di sentimenti, di valori di cui ormai è sempre più raro sentire parlare, come l'altruismo, il coraggio e la lealtà. Una sorta di Mad Max con l'anima.
E da uno come Cormac McCarthy, autore tra l'altro anche di "Non è un Paese per Vecchi", a cui piace mischiare e contrapporre male e bene, amore e odio, c'era da aspettarselo.
La critica lo ha incredibilmente smontato e ieri l'unica sala che lo proiettava era vuota, come era capitato poco tempo fa per Crazy Heart (altro capolavoro).
Andate a vederlo o comprate il DVD quando uscirà, amenochè non vogliate vivere in un futuro ben più inquietante di quello post-apocalittico di The Road: un mondo dominato dai fratelli Vanzina.
Oggi dopo settimane di ricerca spasmodica sono riuscito, grazie al buon vecchio Gerry e al suo mitico negozio di dischi dal quale saltano sempre fuori le cose più impensabili, a trovare la colonna sonora di Bianco Rosso e Verdone (composta da Ennio Morricone).
In particolare bramavo al possesso del brano "Marcetta Popolare" che fa da sottofondo al risveglio dell'emigrante Ametrano. Sono sicuro che svegliarsi con quella melodia avrà un effetto purificante sul mio sistema neuro vegetativo.
Non posso quindi esimermi da omaggiare i grandi Verdone, Morricone e Gerry con un'impagabile sketch di fine anni '70.
Da quando il video di Cassius 1999 andò in onda non ho potuto non diventare un loro adepto.
Purtroppo ultimamente, da The Sound Of Violence a Toop Toop, le produzioni dei Cassius sono un pò cambiate, ma nonostante ciò rimarranno per sempre nell'olimpo del suono.
Piccola curiosità: il vero nome di Philippe Zdar è Philippe Cerboneschi, ma si sà, a Parigi non c'è grande stima per il Bel Paese.
Da notare nel documentario realizzato da Deejay TV, oltre alle divertentissime difficoltà dei francesi a sintonizzare il loro accento con l'inglese, l'apparizione di quell'assurdo personaggio che è Pedro Winter aka Busy P, fondatore della Ed Bangers records e artista mostruoso.
Qualche mese fa riportai la nuova serie Adidas di scarpe e abbigliamento a tema Star Wars.
Se c'è una scena che da sola rappresenta l'intera saga di Lucas è quella denominata Cantina, ovvero quella nel bar multirazziale della città pirata di Mos Eisley, su Tatooine.
Ora qualche folle alla Adidas Originals ha pensato di rivisitare l'antologica scena aggiungendo la presenza di alcuni personaggi extra. Gente qualunque, come David Beckham, i Daft Punk, Snoop Dogg, Franz Beckenbauer, Noel Gallagher, Ian Brown, Ciara, Jay Baruchel e DJ Neil Armstrong.
Certo che i Daft Punk e 3DO fanno proprio un bel trio luccicante.
Non è uno scioglilingua, ma ciò che viene fuori unendo le parole Reebok e Kubrick.
Il bello è che non viene fuori solo reebokubrik, ma anche il "Reebok Kubrick Pack" ovvero quattro bei modelli di Reebok Pump che celebrano altrettanti leggendari films del cineasta Statunitense.
I primi due, appena usciti, sono delle stupende Pump Omni Lite modellate per richiamare le atmosfere di Full Metal Jacket e 2001 Odissea Nello Spazio. Per gli altri invece dovremmo attendere ancora un po, ma si sà già che saranno delle Pump Running Dual ispirate a Shining e Arancia Meccanica.
Parlando di scarpe e di Vietnam potrei non tirare fuori These Boots Are Made For Walking della divina Nancy Sinatra? No, non potrei.
Immaginate di correre giù per un livello di Guitar Hero guidando un'astronave di F-Zero o Wipeout e avrete Audiosurf, gioco sviluppato nel 2008 dalla Steam esclusivamente per Windows e scaricabile al ridicolo prezzo di 9$.
Grafica retro style che ricorda il mitico Rez e fa pensare all'attesissimo remake di Tron. Tutto molto bello, certo, ma niente che non si sia già visto. Se non fosse per quella piccola scritta sotto il logo che dice "ride your music", che tradotto vuol dire sbatteteci dentro i vostri file musicali (supporta Mp3, M4A, WMA, WAW e OGG) e cavalcateli.
Ma non si tratta nè di un vero gioco musicale, perché che si sbagli o meno non c'è nessuna influenza sulla musica, nè un gioco di corse, in quanto non si ha nessun controllo sulla velocità del nostro mezzo, che è invece determinata dai bpm del brano scelto. In realtà è un puzzle game dinamico che usa una traccia audio per creare un pattern. Il tutto può essere molto rilassante oppure un flash pazzesco, a seconda della traccia e delle impostazioni da noi scelte. Proprio per questa doppia natura ha è stato acclamato sia dai giocatori casuali che dai cosidetti hard core gamers.
Il rock'n'roll dei Rolling Stones e il geek pop di Jonathan Coulton spiegano perfettamente come due fascie di pubblico così diverse possano amare lo stesso gioco.