Nick Brandt è colui che nel 1995 diresse il video di Michael Jackson "Earth Song", dove il Re del pop lanciava il suo grido d'aiuto per la nostra Madre Terra. Le immagini di altissima qualità, girate tra Tanzania e Crozia, contribuirono al successo del brano e consolidarono l'impegno ambientalista per cui Michael era già noto.
Oggi Brandt ha abbandonato la macchina da presa per la quella fotografica, ma da quando girò il videoclip di cui sopra, non si staccò più nè dall'Africa e nè tantomeno dalla causa per la salvaguardia del pianeta.
Nel 2000 cominciò così il suo nuovo progetto, una trilogia di libri fotografici che immortalano la grandezza e la drammaticità della natura che sta inesorabilmente scomparendo giorno dopo giorno.
Fin'ora i primi due, "On This Earth" e "A Shadow Falls" hanno lasciato a bocca aperta un pò tutti, pubblico e critica. Il terzo e conclusivo capitolo sarà presentato nel 2013 e probabilmente andrà a completare la frase che nasce dall'unione dei tre titoli.
Nota tecnica: gli scatti di Brandt sono realizzati con una Pentax 67II con solo due lenti fisse, senza zoom o teleobiettivi.
[intervista tratta da Il Sole 24 ORE]
«Il mio rapporto con l'Africa è profondo, basato su un'energia emozionale. Il legame con gli animali viene prima di tutto, anche prima delle fotografie. C'è qualcosa di iconico, forse persino mitologico, in questi animali, il resto lo fanno le grafiche perfette tracciate dai maestosi alberi di acacia e i cieli immensi».
«Volevo creare un testamento per immagini, immortalare qualcosa che sta scomparendo troppo velocemente. Conservo la speranza che le persone, ovunque, si convincano che possiamo fare qualcosa per invertire la rotta e proteggere questi esseri viventi»
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