I maniaci dei videogames in questi giorni sono tutti con la testa dentro ad Halo Reach, ultimo episodio a sè stante (anche se posto come prequel) della fortunata serie sviluppata da Bungie. E così i first person shooters continuano ad essere il genere che di più affascina l'umanità, e il sottoscritto non fa eccezione. Ma l'arrivo di Metroid Other M su Wii mette inevitabilmente in dubbio quanto appena detto.
La serie nata nel 1986 come un action game, e trasformatasi dal 2003 in seguito al discusso passaggio dalle mani di mamma Nintendo a quelle del rinomato Team Ninja della Tecmo (gli stessi di creatori di Sonic, Silent Hill, Dead Or Alive, Ninja gaiden) in uno sparatutto in soggettiva, è oggi ritornata in parte alle sue origini. "In parte" perché Other M è un gioco ibrido, e proprio questo è il suo punto forza: l'innovativo gameplay ci offre infatti la possibilità di passare rapidamente dalla modalità action in terza persona a quella di shooter in soggettiva semplicemente cambiando l'impugnatura del controller, creando un inedito e indubbiamente affascinante connubio tra due generi e tra vecchia e nuova scuola. Ma non è tutto qui, ovviamente.
La serie nata nel 1986 come un action game, e trasformatasi dal 2003 in seguito al discusso passaggio dalle mani di mamma Nintendo a quelle del rinomato Team Ninja della Tecmo (gli stessi di creatori di Sonic, Silent Hill, Dead Or Alive, Ninja gaiden) in uno sparatutto in soggettiva, è oggi ritornata in parte alle sue origini. "In parte" perché Other M è un gioco ibrido, e proprio questo è il suo punto forza: l'innovativo gameplay ci offre infatti la possibilità di passare rapidamente dalla modalità action in terza persona a quella di shooter in soggettiva semplicemente cambiando l'impugnatura del controller, creando un inedito e indubbiamente affascinante connubio tra due generi e tra vecchia e nuova scuola. Ma non è tutto qui, ovviamente.
Così come capovolgendo il wiimote si cambia visuale, così capovolgendo "Other M" si ottiene "Mother". Madre come "Mother Brain", ripugnante creatura che uccise l'ultima larva Metroid nello scontro finale di Super Metroid, estinguendo così la razza aliena.
Ma anche se questo ultimo capitolo si pone cronologicamente tra Super Metroid e Metroid Fusion, la sua trama esplora in maniera profonda e introspettiva la storia dietro alla figura di Samus Aran, uno dei primi protagonisti femminili di un videogame, e anche uno dei più enigmatici di sempre. Ma il velo di mistero che aleggiava sul personaggio nato dalla mente di Gunpei Yokoi è volato via, e ora Samus parla e rivela i suoi sentimenti e le sue paure. Il che che provoca nel pubblico reazioni contrastanti: scetticismo e fastidio da parte dei fan duri e puri, che provano la stessa sensazione che un appassionato di Star Wars proverebbe nel vedere Darth Vader in calze e mutande, e dall'altra entusiasmo nell'apprezzare una trama dai molteplici risvolti psicologici, che insieme a musiche d'autore e a una magistrale ambientazione fantascientifica contribuisce a rendere un atmosfera davvero unica. Basti pensare che le scene cinematografiche tra i capitoli sono così numerose (e spettacolari) che una volta terminato il gioco verrà sbloccata la modalità "Teather Mode", che le raggruppa in un lungometraggio di oltre un'ora e mezza. Anche per questo Other M è stampato su dvd dual layer, cosa davvero rara sulla console di casa Nintendo.
E a proposito di teathers e dvd, da qualche tempo si susseguono voci di corridoio su una possibile trasposizione su grande schermo. Questa mini retrospettiva ufficiale intitolata "Metroid and Me" narrata dalla stessa Samus che ripercorre la sua storia attraverso gli anni e le consoles, non fa che aumentare i sospetti sulla veridicità dei rumors. Non resta che incrociare le dita nella speranza che si non ripeta lo scempio fatto nel 1993 con Bob Hoskin in un imbarazzante rivisitazione di Super Mario Bros. in chiave Cyberpunk.
E a proposito di teathers e dvd, da qualche tempo si susseguono voci di corridoio su una possibile trasposizione su grande schermo. Questa mini retrospettiva ufficiale intitolata "Metroid and Me" narrata dalla stessa Samus che ripercorre la sua storia attraverso gli anni e le consoles, non fa che aumentare i sospetti sulla veridicità dei rumors. Non resta che incrociare le dita nella speranza che si non ripeta lo scempio fatto nel 1993 con Bob Hoskin in un imbarazzante rivisitazione di Super Mario Bros. in chiave Cyberpunk.
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